giovedì 12 maggio 2016

Penso.

Quando penso alla mia città immagino uno scrigno ricolmo di preziosi non ancora indossati, pietre luccicanti di una bellezza disarmante, originali e scintillanti, uniche e trascurate, disponibili ma non ancora sfruttate.
Penso al mare e alle sue potenzialità, all'agricoltura e al suo valore, all'artigianato e alla creatività, ai paesaggi mozzafiato, alla nostra storia, ai prodotti locali (eccellenze in Europa), a chi si è trasferito a causa del lavoro e a chi è rimasto, aggrappato alle sue radici, innamorato degli odori  e corteggiato dal folclore.
Penso a tutte le opportunità perse, alla crescita mancata, alle idee non sostenute, alle volontà non stimolate, a una città che deve cambiare, alla responsabilità di provarci e al dovere di restituire la dignità e l'attaccamento alla maglia dai colori biancazzurri. Non è ammesso nessun errore e non si deve più agire in modo approssimativo. GINOSA merita rispetto, uno slancio culturale, sociale ed economico mai visti prima, una risposta definitiva, una soluzione immediata e concreta, ma soprattutto merita la verità.
Ciascuno di noi deve partecipare al rilancio e sentirsi incluso ed ascoltato perché in ogni battito di cuore per questa terra ci sia la valorizzazione del nostro destino.
Io ci sono.

Nessun commento:

Posta un commento