lunedì 23 maggio 2016

Nello sviluppo dei tumori non conta la sfortuna: Ginosa merita una risposta.



L’epigenetica è una branca della biologia molecolare che studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari non attribuibili direttamente alla sequenza del DNA; grazie alla ricerca effettuata nel campo, da oltre un decennio si è scoperto che sono proprio le influenze ambientali, specie nelle fasi più precoci della vita, a modulare l’espressione genica e a condizionare il nostro stato di salute. Sapete cosa significa questo? Che l’origine del cancro e di quasi tutte le malattie di cui soffriamo non risiede solo in mutazioni casualmente insorte nel Dna delle cellule, ma anche in centinaia di migliaia di modificazioni epigenetiche indotte dalla miriade di agenti fisici e sostanze chimiche tossiche e pericolose con cui veniamo a contatto quotidianamente. A correggere quella che era stata ribattezzata l’ipotesi della sfortuna, sostenuta a inizio 2015, è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature da studiosi della Stony Brook University di New York, secondo cui ambiente e stili di vita sarebbero i fattori che contano per il 70%-90% nello sviluppo dei principali tumori, mentre i fattori interni, cioè il modo in cui il corpo funziona e il rischio di mutazioni casuali del Dna delle cellule staminali, pesano solo per il 10-30%.

Sono circa quattordici anni che lavoro come Informatore Scientifico del Farmaco e in particolare, negli ultimi anni, mi sono occupato esclusivamente di tumori (ovaio, sarcomi e polmoni): la mia attività mi porta a  frequentare quotidianamente gli ospedali di tutta la Puglia e voi non avete idea di quanti concittadini ginosini ammalati di tumore abbia incontrato. Quello che sta accadendo nel nostro territorio è terrificante e credo che ogni famiglia abbia bisogno di risposte, di uno studio approfondito che ci dica cosa c’è nell’acqua che beviamo, nella terra che coltiviamo e nell’aria che respiriamo: per questo motivo ho intenzione di avviare una campagna di campionamento dell'aria, dell'acqua e della terra del vasto agro ginosino. Ho già contattato un ricercatore indipendente, il quale ha mostrato interesse nei confronti del progetto e si sta organizzando per venire a Ginosa per un primo sopralluogo.

L’idea è entrata a pieno titolo nel programma elettorale di Cristiano Inglese che ha mostrato sensibilità nei confronti del tema. Il passo successivo sarà coinvolgere tutti i medici di medicina generale di Ginosa, grazie ai quali sarà possibile incrociare i dati dello studio con l’elenco degli ammalati, cercando dove possibile una correlazione e arrivando finalmente a conoscere il numero preciso di chi ha contratto il tumore, anche perché il registro dei tumori della provincia di Taranto è fermo al 2009 (!).

Io credo che amministrare un Comune significhi decidere come e dove spendere i soldi dei cittadini: io e il mio gruppo di lavoro abbiamo le idee molto chiare a riguardo ed è per questo che stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze mentali e le nostre competenze per conoscere definitivamente la verità su questo tema che tocca la quasi totalità delle famiglie ginosine. È questo che reclamano i cittadini e qualcuno deve dar loro delle risposte.

Io ci credo e sto con Cristiano.

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