L’epigenetica è una branca della
biologia molecolare che studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di
caratteri ereditari non attribuibili direttamente alla sequenza del DNA; grazie
alla ricerca effettuata nel campo, da oltre
un decennio si è scoperto che sono proprio le influenze ambientali, specie
nelle fasi più precoci della vita, a modulare l’espressione genica e a
condizionare il nostro stato di salute. Sapete cosa significa questo? Che
l’origine del cancro e di quasi tutte le malattie di cui soffriamo non risiede
solo in mutazioni casualmente insorte nel Dna delle cellule, ma anche in
centinaia di migliaia di modificazioni
epigenetiche indotte dalla miriade di agenti fisici e sostanze chimiche tossiche e pericolose con
cui veniamo a contatto quotidianamente. A correggere quella che era stata
ribattezzata l’ipotesi della sfortuna, sostenuta a inizio 2015, è un nuovo
studio pubblicato sulla rivista Nature da
studiosi della Stony Brook University
di New York, secondo cui ambiente e stili di vita sarebbero i fattori che
contano per il 70%-90% nello sviluppo dei principali tumori, mentre i fattori
interni, cioè il modo in cui il corpo funziona e il rischio di mutazioni casuali
del Dna delle cellule staminali, pesano solo per il 10-30%.
Sono circa quattordici anni che lavoro come
Informatore Scientifico del Farmaco e in particolare, negli ultimi anni, mi
sono occupato esclusivamente di tumori (ovaio, sarcomi e polmoni): la mia
attività mi porta a frequentare
quotidianamente gli ospedali di tutta la Puglia e voi non avete idea di quanti
concittadini ginosini ammalati di tumore abbia incontrato. Quello che sta
accadendo nel nostro territorio è terrificante e credo che ogni famiglia abbia
bisogno di risposte, di uno studio approfondito che ci dica cosa c’è nell’acqua
che beviamo, nella terra che coltiviamo e nell’aria che respiriamo: per questo
motivo ho intenzione di avviare una campagna di
campionamento dell'aria, dell'acqua e della terra del vasto agro ginosino. Ho
già contattato un ricercatore indipendente, il
quale ha mostrato interesse nei confronti del progetto
e si sta organizzando per venire a Ginosa per un primo sopralluogo.
L’idea è entrata a pieno titolo nel programma
elettorale di Cristiano Inglese che ha mostrato sensibilità nei confronti del
tema. Il passo successivo sarà coinvolgere tutti i medici di medicina generale
di Ginosa, grazie ai quali sarà possibile incrociare i dati dello studio con
l’elenco degli ammalati, cercando dove possibile una correlazione e arrivando
finalmente a conoscere il numero preciso di chi ha
contratto il tumore, anche perché il registro dei tumori della provincia
di Taranto è fermo al 2009 (!).
Io credo che amministrare
un Comune significhi decidere come e dove spendere i soldi dei cittadini: io e
il mio gruppo di lavoro abbiamo le idee molto chiare a riguardo ed è per questo
che stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze mentali e le nostre
competenze per conoscere definitivamente la verità su questo tema che tocca la
quasi totalità delle famiglie ginosine. È questo che reclamano i cittadini e qualcuno deve dar loro delle risposte.
Io ci credo e sto con Cristiano.

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