lunedì 30 maggio 2016

Ginosa e l'Europa: un matrimonio che s'ha da fare. Il patto dei sindaci

Vogliamo ridurre le emissioni di CO2 nel nostro paese e vivere in una citta piu salubre? L’Unione Europea ci viene ancora una volta incontro con due iniziative ideali per raggiungere tali finalità: “Piano 20 20 20” (cosiddetto Pacchetto Clima-Energia 20 20 20) e “Patto dei Sindaci”.

Il “Piano 20 20 20”, pensato per contrastare il cambiamento climatico, è attivo da gennaio 2013 e si propone il semplice ma ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico. È proprio a seguito degli indirizzi espressi da questo Piano che sono nate diverse iniziative, tra cui non è possibile non citare l’esperienza del “Patto dei Sindaci“, patto ad adesione volontaria attraverso il quale i Comuni europei possono impegnarsi per l’attuazione sul proprio territorio locale degli ambiziosi obiettivi del Piano 20 20 20. Ma vediamo di capirne qualcosa in più.

Il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors) è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea per coinvolgere attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Il Patto, al quale sinora hanno aderito oltre 1600 città, tra cui 20 capitali europee e numerose città di paesi non membri dell’UE, con una mobilitazione di circa 140 milioni di cittadini, fornisce alle amministrazioni locali l’opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta al cambiamento climatico attraverso interventi che si concentrano sulla riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati e sulla sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi, migliorandone direttamente la qualità della vita.

I firmatari del Patto, che vanno da piccoli comuni a grosse aree metropolitane, devono redigere un “Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima” (PAESC) che delinei le principali azioni che le autorità locali intendono intraprendere a riguardo, segnando di fatto l’inizio di un processo di crescita a lungo termine, durante il quale ogni due anni le città forniranno informazioni sui progressi compiuti.

Questo significa guardare nella direzione del rispetto dell’ambiente e dei cittadini, utilizzando tutte le possibilità che la UE ci mette a disposizione per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio: Ginosa deve una volta per tutte entrare in una rete europea per condividere idee e progetti, in modo da sfruttarne tutto il potenziale e, perché no, ricavandone visibilità anche a fini turistici. Il tutto, attraverso l'istituzione di un Ufficio Comunale che si occupi esclusivamente di questo e che, a causa di ignoranza e miopia degli amministratori che hanno governato la nostra città, non ha mai visto la luce.

Io ci credo e sto con Cristiano.

Comizio di Cosimo Vavallo, candidato al Consiglio Comunale di Ginosa per la Lista Inglese.


mercoledì 25 maggio 2016

Diaspora 2.0



Francia, Belgio, Inghilterra, Portogallo, Spagna, Svizzera, Germania, Polonia, Norvegia. No, non sono le squadre tra le favorite ai prossimi Campionati Europei di calcio, ma solo alcune delle nazioni dove attualmente diversi ginosini come noi stanno costruendo il proprio progetto di vita. Parliamo di persone che hanno lasciato la propria terra non solo per motivi di studio, per lavoro o per semplice scelta di vita, ma che hanno dovuto andare via da una terra che li ha sfruttati, bruciati, rinnegati e abbandonati. È ritornato più dirompente che mai quel fenomeno di emigrazione all’estero che molti dei nostri anziani conoscono e che sta portando via interi nuclei familiari o, peggio, padri e madri che lasciano qui i propri figli per andare a ricominciare da un’altra parte, con la volontà di ricongiungerli a sé appena possibile.

È un disastro. Noi che siamo qui a resistere perché innamorati di questo luogo non possiamo permettere che ciò continui ad accadere, rassegnandoci a vedere sprofondare la nostra Ginosa senza fare nulla per cambiare le cose. Quello che è sempre mancato a questa terra è un progetto, un’idea nuova e seria di città alla quale partecipino le nostre migliori menti, quelle che in gergo sportivo costituirebbero la migliore formazione possibile. In tanti, per fortuna, sono ancora qui, ma sono troppi i talenti andati via perché

i loro titoli non venivano richiesti o perché le loro professionalità e abilità non sono state riconosciute e valorizzate. Attualmente ha più senso lavare i piatti in un ristorante di Londra che qui. Sapete perché? Perché chi è lì sa che, mettendocela tutta e senza aspettare troppo, può diventare colui che i piatti li acquista e poi, in seguito, colui che dirige chi deve farlo e poi, ancora, il responsabile dell’intera baracca. Chiunque egli sia. Qui da noi una dinamica del genere, basata sulla meritocrazia e sul valore degli individui, è impensabile. I ginosini nel mondo devono essere coinvolti nella sfida di cambiamento che ci apprestiamo a intraprendere perché devono dirci dove si sta sbagliando e che cosa si può fare per evitare che i giovani perdano ogni speranza e rinuncino ai propri sogni, salvo poi fare poi armi e bagagli e ricominciare tra mille incertezze, lontano da tutto e da tutti.

C’è qualcuno, lì fuori, in grado non dico di assumersi le colpe, ma almeno di occuparsi di questa diaspora che, dopo alcuni anni di tregua, ha ripreso inesorabile la sua marcia? Io sono disposto a farlo e il mio messaggio ai tanti ginosini lontani ma veri, più veri di alcuni che sono qui e si arrogano il diritto di mandare in malora la nostra amata cittadina, è il seguente: sappiate che c’è chi sta lavorando anche per voi! Chi è rimasto in loco, rassegnato o vero eroe chi lo sa, non può accollarsi tutto il peso nel risollevare le sorti della città ed è per questo che, chiunque si ritrovi ad amministrare il Comune, avrà il dovere di richiamare chi si sta specializzando in mille discipline diverse, chi sta imparando le lingue, chi sta ampliando i propri orizzonti perché vive in luoghi dove non ha importanza essere bianchi, neri o gialli, affinché apporti nuova linfa alla comunità.

Sono anni che insisto sulle opportunità legate ai progetti europei, su come sviluppare il processo di raccolta dei rifiuti per utilizzarli come risorsa, sul fatto che la cultura possa creare lavoro e sviluppo e in generale sul potenziale che abbiamo fra le mani e che non riusciamo a sfruttare: pensieri che condivido con voi su questo blog e che spero vi aiutino a capire chi sono e cosa ho in mente di fare. La fortuna ha voluto che incontrassi per la mia strada Cristiano Inglese, col quale è bastato uno sguardo per capire che avevamo la stessa visione di futuro ed è per questo che ho deciso di sostenere la sua corsa a sindaco di questa città. Cari ginosini “fuorisede”, abbiamo quindi bisogno del vostro interesse, delle vostre idee e dei vostri progetti, per restituire Ginosa ai ginosini tutti. Da investitori, da rimpatriati, da turisti, non conta: l’importante è impegnarsi e lavorare tutti insieme per garantire un futuro alla città e alle prossime generazioni, come sto facendo io per le mie figlie.

Aiutateci in questa sfida, in questo grande e meraviglioso progetto di cui dovete necessariamente fare parte.

Io ci credo e sto con Cristiano.

lunedì 23 maggio 2016

Nello sviluppo dei tumori non conta la sfortuna: Ginosa merita una risposta.



L’epigenetica è una branca della biologia molecolare che studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari non attribuibili direttamente alla sequenza del DNA; grazie alla ricerca effettuata nel campo, da oltre un decennio si è scoperto che sono proprio le influenze ambientali, specie nelle fasi più precoci della vita, a modulare l’espressione genica e a condizionare il nostro stato di salute. Sapete cosa significa questo? Che l’origine del cancro e di quasi tutte le malattie di cui soffriamo non risiede solo in mutazioni casualmente insorte nel Dna delle cellule, ma anche in centinaia di migliaia di modificazioni epigenetiche indotte dalla miriade di agenti fisici e sostanze chimiche tossiche e pericolose con cui veniamo a contatto quotidianamente. A correggere quella che era stata ribattezzata l’ipotesi della sfortuna, sostenuta a inizio 2015, è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature da studiosi della Stony Brook University di New York, secondo cui ambiente e stili di vita sarebbero i fattori che contano per il 70%-90% nello sviluppo dei principali tumori, mentre i fattori interni, cioè il modo in cui il corpo funziona e il rischio di mutazioni casuali del Dna delle cellule staminali, pesano solo per il 10-30%.

Sono circa quattordici anni che lavoro come Informatore Scientifico del Farmaco e in particolare, negli ultimi anni, mi sono occupato esclusivamente di tumori (ovaio, sarcomi e polmoni): la mia attività mi porta a  frequentare quotidianamente gli ospedali di tutta la Puglia e voi non avete idea di quanti concittadini ginosini ammalati di tumore abbia incontrato. Quello che sta accadendo nel nostro territorio è terrificante e credo che ogni famiglia abbia bisogno di risposte, di uno studio approfondito che ci dica cosa c’è nell’acqua che beviamo, nella terra che coltiviamo e nell’aria che respiriamo: per questo motivo ho intenzione di avviare una campagna di campionamento dell'aria, dell'acqua e della terra del vasto agro ginosino. Ho già contattato un ricercatore indipendente, il quale ha mostrato interesse nei confronti del progetto e si sta organizzando per venire a Ginosa per un primo sopralluogo.

L’idea è entrata a pieno titolo nel programma elettorale di Cristiano Inglese che ha mostrato sensibilità nei confronti del tema. Il passo successivo sarà coinvolgere tutti i medici di medicina generale di Ginosa, grazie ai quali sarà possibile incrociare i dati dello studio con l’elenco degli ammalati, cercando dove possibile una correlazione e arrivando finalmente a conoscere il numero preciso di chi ha contratto il tumore, anche perché il registro dei tumori della provincia di Taranto è fermo al 2009 (!).

Io credo che amministrare un Comune significhi decidere come e dove spendere i soldi dei cittadini: io e il mio gruppo di lavoro abbiamo le idee molto chiare a riguardo ed è per questo che stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze mentali e le nostre competenze per conoscere definitivamente la verità su questo tema che tocca la quasi totalità delle famiglie ginosine. È questo che reclamano i cittadini e qualcuno deve dar loro delle risposte.

Io ci credo e sto con Cristiano.

venerdì 20 maggio 2016

Un'idea per ridurre lo spreco

Avete mai sentito parlare di LAST MINUTE MARKET? È un sistema che contribuisce alla riduzione dello spreco in tutte le sue forme e che previene e riduce i rifiuti attraverso la valorizzazione dei beni invenduti, con effetti positivi dal punto di vista ambientale, sociale, economico e nutrizionale.
Nato come progetto di ricerca, Last Minute Market si è sempre occupato di analizzare tutti i passaggi delle filiere agroalimentari e individuare dove e perché si originano gli sprechi. Oggi rappresenta un modo per trasformare lo spreco in risorse, poiché si vanno a prevenire e ridurre i rifiuti nonché mentre si recuperano i beni non utilizzati a scopo sociale. Il coinvolgimento attivo delle istituzioni permette di strutturare il progetto in maniera più efficiente ed efficace. La collaborazione con le Istituzioni dà maggiore garanzia ai progetti LMM, permette di includere anche le piccole e medie aziende e di offrire quelle che partecipano benefici in termini di comunicazione sociale e/o sconti sulla tassa/tariffa dei rifiuti.
Nello specifico LMM opera a stretto contatto con le istituzioni al fine di individuare la migliore soluzione progettuale in funzione delle caratteristiche del territorio. In particolare LMM offre assistenza per costituire e coordinare la rete donatori/beneficiari, incrociare al meglio domanda e offerta, monitorare il sistema di recupero, attivare procedure in conformità con le normative vigenti, realizzare percorsi comunicativi e informativi e valutare gli impatti positivi sul territorio.

http://www.lastminutemarket.it/

lunedì 16 maggio 2016

Ginosa: persa un'altra opportunità



Fermatevi un attimo a leggere perché quello di cui vi parlerò è importantissimo e qui a Ginosa non se ne discute mai nei dibattiti politici e tra i cittadini: si tratta di PROGETTI EUROPEI! Voi non avete idea della valanga di soldi che l'Unione Europea mette a disposizione sia degli Enti Pubblici che di imprese private: ora entro nel dettaglio.

Il 13 maggio Ginosa ha perso l’ennesima occasione di entrare in Europa, cioè quando è scaduto il  programma Interreg Europe per lo sviluppo e la cooperazione interregionale. Rivolto ad enti pubblici ed associazioni no-profit, Interreg Europe finanziava la ricerca e l’innovazione, la competitività delle PMI e l’ambiente. Sono state 211 le proposte generate e ricevute. Al centro del programma, l’organizzanzione di un’economia libera dalle fonti fossili nella direzione dell’efficienza nell’uso delle risorse. Ho già parlato di questo programma nel 2013, per esortare l’amministrazione dell’epoca a prendere in seria considerazione le potenzialità di questi finanziamenti. Ma tra le mura municipali nessuno ha risposto all'appello e Ginosa è rimasta immobile, mentre 130 comuni italiani riuscivano, anche consorziandosi, ad attrarre 321 milioni di euro. Vi rendete conto?

Le passate linee di intervento dei fondi europei sono state sicuramente aderenti al nostro territorio ed appetibili per il suo sviluppo. Mi riferisco al turismo costiero e rurale, allo sviluppo sostenibile basato su un’economia circolare, al supporto per la creazione di start-up e all'innovazione delle PMI. Si tratta di argomenti che sarebbero serviti da stimolo per i nostri imprenditori ed avrebbero sicuramente creato spunti e occasioni lavorative per gran parte di quei ragazzi che sono stati costretti a fuggire per realizzare i propri sogni. O, come accade in maniera preoccupante ormai da diverso tempo, evitare che adulti e addirittura intere famiglie si trasferiscano all’estero, come accadeva decenni fa, per ritrovare un’esistenza dignitosa e talvolta una vera e propria rivalsa sociale. L’aver ignorato tutto questo per tanti anni ci ha gravemente impoverito e non possiamo più restare a guardare inermi!

È importante mettere in piedi al Comune di Ginosa un ufficio europeo pronto a rispondere a tutte le domande dei cittadini e degli imprenditori, che lavori nella direzione della captazione dei progetti attraverso un lavoro costante di ricerca e che sia guidato da persone con un'ottima conoscenza della lingua inglese, capaci di scrivere un progetto e partecipare al net-working europeo; un gruppo di lavoro in grado di veicolare le risorse verso le nostre esigenze. Le opportunità sono a portata di mano, per coglierle basta tenderla con competenza e professionalità.

Ora vi elenco e descrivo brevemente le misure che potrebbero costituire fonte immediata di risorse per la comunità ginosina:

Interreg Europe
L’obiettivo generale del programma era migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi per lo sviluppo regionale, specialmente riguardo agli obiettivi prefissati all’interno dei programmi di Investimento per la crescita e l’occupazione e della Cooperazione Territoriale Europea.

Med Programme
Ha come obiettivo principale il promuovere lo sviluppo sostenibile nell’area del Mediterraneo, favorendo concetti e pratiche innovative, l’utilizzo ragionevole delle risorse ed il supporto del l’integrazione sociale attraverso un approccio integrato basato sulla cooperazione territoriale.

Adrion Programme
Il suo fine è quello di “Agire come propulsore delle politiche e innovatore della governance,  promuovendo l’integrazione europea tra Stati Membri e non, utilizzando le ricche risorse naturali, culturali e umane che circondano i mari Adriatico e Ionio e rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale nell’area del programma”.

ENPI CBC MED
Il suo obiettivo è promuovere uno sviluppo economico, sociale e territoriale che sia sostenibile, equo e giusto e con il quale incrementare l’integrazione sociale infra-territoriale e valorizzare i territori degli stati partecipanti.

Horizon 2020
È il più grande programma mai realizzato dall'Unione europea (UE) per la ricerca e l'innovazione. Fra i suoi obiettivi principali l’eccellenza scientifica, la leadership industriale e il miglioramento della società (salute e benessere, sicurezza alimentare e sostenibilità delle risorse, energia sostenibile, azioni per il clima, ecc.).

LIFE
Si propone di contribuire all’implementazione, all’aggiornamento e allo sviluppo di un’economia efficiente con minore utilizzo di fonti fossili; di contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente; di interrompere e invertire il processo di perdita di biodiversità; di favorire lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale dell’Unione; di catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nella pratica del settore pubblico e privato.

Non lasciatevi ingannare dalle descrizioni che sanno un po’ di “burocratese”, né intimidire dalla natura così altisonante degli obiettivi e delle materie trattate: sono progetti assolutamente alla nostra portata e arrivano ad interessare tutti gli aspetti di un territorio come il nostro. Parliamo di risorse economiche, di strumenti per migliorare la vita delle persone, di nuova linfa per un Comune in emergenza come il nostro. Non ci credete? Iniziate col primo link e leggete un po’ di cifre e numeri.

Io ci credo e sto con Cristiano.

giovedì 12 maggio 2016

Penso.

Quando penso alla mia città immagino uno scrigno ricolmo di preziosi non ancora indossati, pietre luccicanti di una bellezza disarmante, originali e scintillanti, uniche e trascurate, disponibili ma non ancora sfruttate.
Penso al mare e alle sue potenzialità, all'agricoltura e al suo valore, all'artigianato e alla creatività, ai paesaggi mozzafiato, alla nostra storia, ai prodotti locali (eccellenze in Europa), a chi si è trasferito a causa del lavoro e a chi è rimasto, aggrappato alle sue radici, innamorato degli odori  e corteggiato dal folclore.
Penso a tutte le opportunità perse, alla crescita mancata, alle idee non sostenute, alle volontà non stimolate, a una città che deve cambiare, alla responsabilità di provarci e al dovere di restituire la dignità e l'attaccamento alla maglia dai colori biancazzurri. Non è ammesso nessun errore e non si deve più agire in modo approssimativo. GINOSA merita rispetto, uno slancio culturale, sociale ed economico mai visti prima, una risposta definitiva, una soluzione immediata e concreta, ma soprattutto merita la verità.
Ciascuno di noi deve partecipare al rilancio e sentirsi incluso ed ascoltato perché in ogni battito di cuore per questa terra ci sia la valorizzazione del nostro destino.
Io ci sono.