venerdì 26 agosto 2011

Il mondo visto a 80 cm di altezza


foto n°1 - 08/2011
Foto n 1

foto n°2 - 08/2011
Foto n 2
Avete mai provato a vedere il mondo a 80 cm di altezza?
Quella di un bambino che inizia a coordinarsi muovendo i primi passi, al punto da essere pronto ad approssimarsi, con la solita cura di un genitore, al mondo, nelle sue varie sfaccettature?
Ebbene per un bimbo il mondo apparirà interessante e stimolante, colmo di ostacoli da superare e scavalcare.
Quello che fa un genitore medio, se le condizione climatiche lo consentono, è recarsi nel punto più vicino del suo paese per lasciare libero suo figlio di muoversi in condizioni di sicurezza e magari in compagnia di altri bimbi. Normalmente sono le piazze delle città il luogo di ritrovo o i parchi, se abbelliti con le tipiche strutture ludiche da esterno; mi riferisco ad altalene e giochi di vario genere.
foto n°3 - 08/2011
Foto n 3
Per il bimbo qualsiasi struttura sarà divertente, qualsiasi scivolo appagherà i suoi sensi, qualsiasi altalena gli farà provare l’ebbrezza del vento fra i capelli e lo divertirà al punto da non voler lasciare il posto per nessun motivo al mondo. Questo indipendentemente dal colore, dalla ruggine, dal numero dei giochi presenti (quando sono pochi se li contendono con la forza); quando i giochi non riescono a soddisfare il fabbisogno numerico dei più piccoli, che nel periodo estivo è di gran lunga superiore alle aspettative rispetto all’offerta di postazioni, il bimbo facendo leva sulla sua elevata fantasia può divertirsi anche con quello che l’ambiente gli offre.
foto n°4 - 08/2011
Foto n 4
Per questo afferra la prima cosa che trova a terra e ne fa un uso improprio senza preoccuparsi che siano giocattoli o spazzatura. Se provate ad entrare nel nostro Parco Comunale capirete a cosa mi sto riferendo. 2 altalene, 3 giochi a molla per niente sicuri e una serie infinita di immondizia anche pericolosa che aumenta se l’utenza incivile del parco aumenta, con picchi nel periodo di ferragosto.
Le foto di seguito documentano come sia abbastanza facile imbattersi in qualsiasi cosa (cannucce, carte, pacchi di sigarette) persino pezzi di vetro (foto n°2) ; in più, la foto n°1, evidenzia lo squallore, da un punto di vista dei giochi, in cui versa il nostro parco comunale.
A questo squallore si oppongo adiacenti le guglie gotiche di gomma dei vari personaggi di Walt Disney gonfie tutti i pomeriggi e tutte le sere, che fanno gola ai bambini ed impongono una tassa obbligatoria ai genitori che vogliono accontentarli. Forse l’accostamento è scientifico!
In ogni modo da una rapida ricerca sul web ci si rende conto che per organizzare un parco giochi pubblico, sono necessari poche migliaia di euro, tanta volontà politica, tante capacità e un minimo senso dell’affare!
Ma la cosa più raccapricciante, quella che indigna l’italiano non indifferente, è la pericolosità in cui versano quei 3 cavalli a molla (foto n°5, particolare foto n°6). Le basi di acciaio spuntano dalla sabbia di qualche centimetro.
Come succede di solito in Italia, e noi siamo italiani, prima di vederle insabbiate ed al sicuro, probabilmente dovremmo aspettare che qualcuno si procuri una contusione! Ma questa è un’altra storia!
foto n°5 - 08/2011
Foto n 5
Ci sono svariati esempi di come i nostri parchi e le nostre piazze potrebbero essere arricchiti. Esempi ripercorsi in altre città, esempi che rendono conto della civiltà di un paese e dell’attenzione verso i più piccoli, i più deboli ed indifesi. Esempi che garantiscono un alto grado di vivibilità, al quale è collegato il benessere e lo stare insieme che probabilmente non appartengono al mio paese.
foto n°6 - 08/2011
Foto n 6
Un’ultima riflessione: come mai nel parco comunale, sono assenti le tanto pubblicizzate “isole ecologiche” per differenziare la spazzatura? Come mai in un paese civile nel 2011 dobbiamo ancora vedere proprietari di bar che cestinano indifferentemente plastica-vetro-alluminio e varie senza la minima preoccupazione? Come mai non gli si impone di differenziare, disponendo dei contenitori nelle vicinanze? Evidentemente la frase spot adottata, “l’indifferenza non fa la differenza”, peraltro già sentita e per niente originale, che dovrebbe valere per tutti, non vale per il mio paese!